logo ti portiamo clienti
Home » Blog » SEO » Perché la selezione dei backlink è importante quanto il processo di link building
backlink

Perché la selezione dei backlink è importante quanto il processo di link building

Contenuti della guida

Articolo a cura di Max De Rosso, specialista SEO ilmioposizionamento.it

Avere dei back link efficaci e validi non significa effettuare una campagna di link building. La materia è molto più complessa, e capirla vi aiuterà a migliorare i vostri risultati.

Siamo tutti più o meno consapevoli dell’importanza della link building. E’ giusto affermare che qualsiasi strategia SEO che non dia priorità alla costruzione di backlink, costituirà uno sforzo che non avrà un successo a lungo termine.

Quale pietra miliare della SEO, la link building rappresenta un must assoluto per i brand che mirano a massimizzare la propria visibilità online e a migliorare le proprie classifiche organiche di ricerca. I backlink sono uno dei segnali di posizionamento più importanti in ambito SEO, e a tutti gli effetti sono quelli più legati alle pagine con un più alto posizionamento rispetto a qualsiasi altro fattore di ranking.

Questo sembrerebbe rendere tutto abbastanza semplice: basterebbe ottenere un sacco di link e prima che ve ne accorgiate potrete comparire sulla prima pagina di Google, giusto? Non è così semplice!

Ci sono anche molti altri fattori da considerare quando si fa link building: la qualità dei link, il flusso del vostro link juice e la salute generale dei profili relativi ai link stessi.

Sebbene sia utile ottenere molti link, può essere facile cadere nella trappola di “accogliere” e ospitare sul proprio sito anche link che non dovreste, danneggiando seriamente la vostra SEO. Ecco perché la selezione dei vostri link, ovvero il processo di analisi, ricerca e rimozione dei link “nocivi” o di bassa qualità dal vostro profilo, risulta assolutamente essenziale.

Che cosa si intende esattamente per link “nocivi”?

I link “nocivi” sono link che Google considera di scarsa qualità e sono caratterizzati da diverse cose, tra cui:

Autorità di dominio

L’autorità di dominio è una metrica autorizzata da Moz che fornisce a Google indicazioni in merito a quanto credibile e affidabile possa essere un sito Web. Utilizza una combinazione di fattori come link esterni e collegamenti ai domini di root per generare un punteggio complessivo, che determina le probabilità di un buon posizionamento o di “autorevolezza” di un sito.

Siti con scarsa autorità di dominio, ad es. blog o directory di bassa qualità, possono sembrare spam o inaffidabili agli occhi di Google. Ottenere dei link da uno di questi siti produrrà un flusso di “link juice” dannoso che partirà dalla pagina di riferimento e arriverà alla vostra pagina.

Hai bisogno di aiuto? Contattaci senza impegno

Link a pagamento

La posizione che Google prende in merito ai siti web che acquistano o vendono link è una posizione molto ferma. Gli schemi di link sono generalmente visti come un tentativo di manipolare il posizionamento delle pagine e rappresentano una violazione delle Linee guida per WebMaster di Google.

Qualora ne siate ritenuti “colpevoli”, subirete sanzioni piuttosto pesanti. Il più delle volte, i siti che vendono i link tendono ad avere molti più link esternamente rispetto a quelli interni, il che costituisce per Google un segnale d’allarme molto evidente.

Link non editoriali, scambio di link del genere “linkati a me e io mi linkerò a te”, o casi in cui il cross- linking è usato per beneficiare del solo link senza alcuna rilevanza contestuale, costituiscono elementi “nocivi” agli occhi di Google, poiché innaturali.

Testo di ancoraggio sovraottimizzato

Anche i testi di ancoraggio sovraottimizzati, o ricchi di parole chiave, sono un fattore determinante la qualità dei link. Tentativi di manipolazione di link con testi di ancoraggio basati su parole chiave, sono considerati hacking non etico e in quindi penalizzate.

Usare all’interno di un link un testo di ancoraggio basato su parole chiave, può andar bene se fatto un paio di volte al massimo (solo se pertinente). Per non incorrere in sanzioni, quando scrivete post o articoli per altri siti, potete usare come anchor text il nome del vostro brand, la URL del vostro sito, o le varianti di entrambi.

Esempio di cattiva ottimizzazione di un link:
“La Società X è un gruppo di esperti avvocati di LondraEsempio di buona ottimizzazione di un link:
La Società X è un gruppo di esperti avvocati con sede a Londra.”

Rilevanza e contesto

La pertinenza di un collegamento è molto importante. Potreste acquisire un link da un sito con un’autorità di dominio pari a 85, ma se non c’è pertinenza con la pagina del vostro sito alla quale collegherete il link sarete penalizzati, oppure il link verrà ignorato. Google leggerà il tutto al solo beneficio del link, senza alcun contesto che lo giustifichi, e vi penalizzerà in termini di posizionamento.

Lo scopo dei link è quello di rendere la navigazione dell’utente la più semplice e utile possibile. I collegamenti fuori contesto o non pertinenti non forniscono valore o approfondimento al contenuto cercato dall’utente e pertanto non sono considerati link validi o di qualità.

Individuare e rimuovere i link nocivi

Sappiamo cosa rende un backlink un cattivo collegamento, possiamo passare quindi alla parte più importante: rimuoverli.

Per eliminare i vostri collegamenti nocivi, dovete naturalmente prima sapere come individuarli. Ci sono diversi strumenti utilizzabili per condurre un controllo completo del profilo backlink del vostro sito. Alcuni tools come ad esempio Moz Link Explorer sono gratuiti, altri come SEMrush e Ahrefs Site Explorer sono a pagamento.

Per utilizzare questi strumenti, potrete semplicemente usare l’URL del vostro dominio. Digitandola nell’apposito campo di analisi vi verranno restituiti molti dati utili relativi al profilo dei vostri link.

SEMrush ad esempio, fornisce uno “strumento per il controllo del backlink”. Digitando la vostra URL otterrete i seguenti dati:

• Domini di riferimento (nuovi, interrotti e scaduti) • Numero totale di backlink
• Tipi di testo di ancoraggio
• I testi di ancoraggio migliori
• Link Follow vs link Nofollow
• Punteggio complessivo della nocività dei link

Ottenuto quindi un elenco dei vostri backlink, dovrete individuare quelli che potrebbero causare problemi.

Avere una bassa autorità di dominio

L’autorità di dominio svolge un ruolo importante nella valutazione di un sito da parte di Google: da essa deriva il “link juice“.

In linea generale, un sito web con un’autorità di dominio (DA) inferiore a 25 o a 30 probabilmente non rappresenta un sito dal quale vale la pena ottenere un backlink. Al fine di garantire un profilo backlink di qualità la maggior parte degli esperti di marketing è concorde nel dire che idealmente si debba guardare a siti che abbiano una autorità di dominio che sia maggiore di 35.

Dopo il recente aggiornamento di Moz, potreste aver notato modifiche al DA dei vostri domini di riferimento. Moz ha sviluppato un nuovo algoritmo in grado di identificare con dettaglio maggiore la credibilità di un sito; tenendo conto del numero di link in uscita, della qualità del traffico, e della possibile manipolazione dei link. Un backlink che presentava un DA pari a 65, dopo la revisione potrebbe essere sceso a 10! E’ sicuramente utile fare un controllo!

È una buona idea eseguire anche un controllo incrociato di altre metriche riferite alla qualità, come l’autorità della pagina e il trust flow (forniti da strumenti come Majestic’s Site Explorer) per dar luogo a un’analisi complessiva del sito.

Avere un testo di ancoraggio ricco di parole chiave

La maggioranza degli strumenti per il controllo del link restituisce il testo di ancoraggio usato per ogni backlink.

Hai bisogno di aiuto? Contattaci senza impegno

SEMrush, classifica gli ancoraggi nelle categorie “branded”, “money”, “compound” e “organic” in base appunto al testo relativo degli stessi

Gli ancoraggi classificati come “money” sono testi corrispondenti alle parole chiave organiche grazie alle quali un sito cerca di piazzare il proprio posizionamento in maniera fin troppo evidente.

Se un avvocato o studio legale X con sede a Londra usasse l’ancora “Avvocati a Londra” o “Studio legale a Londra”, Google lo considererebbe un tentativo di manipolare in modo innaturale il link. Sono in molti a tentare di imbrogliare il sistema con tattiche come questa, esse vengono identificate come black hat SEO.

I testi di ancoraggio classificati come “compound” sono quelli che includono il brand di una società più una parola o frase. Utilizzando lo stesso esempio di cui sopra, se utilizzaste l’anchor: “Avvocati della Società X” sarebbe considerato un testo manipolativo da parte Google.

Sarebbe un peccato sprecare un collegamento prezioso per colpa di un testo di ancoraggio.

Quello che potete fare in un caso come questo, è contattare il webmaster del sito che ospita il vostro backlink e richiedere gentilmente che cambino il testo di ancoraggio con un termine contenente il brand, ad es. “Società X” o una frase più naturale come “visita il seguente sito web”. In questo modo, Google non potrà punirvi e voi trarrete beneficio dall’effettivo valore del link.

Link provenienti da un sito potenzialmente “nocivo”

La maggior parte degli strumenti in questo ambito vi fornirà anche un punteggio o una valutazione dei domini di riferimento. Questo punteggio indica la probabilità che il dominio fornisca o meno un valore di collegamento “nocivo”.

Utilizzando di nuovo SEMrush’s Backlink Audit tool quale esempio, vedremo come i siti vengono analizzati in base a oltre 30 fattori di tossicità tra cui:

• Spam nelle community
• Fonti contestualmente irrilevanti • Link networks
• Complementarietà
• Link manipolativi
• Ambiente nocivo

Viene quindi assegnato ad un sito il suo “punteggio di tossicità”, ovvero una metrica che va da 1 a 100 indicante la dannosità del backlink. Qualsiasi punteggio superiore a 45 viene considerato link nocivo e pertanto dovrebbe essere aggiunto al vostro elenco di elementi da rimuovere (o a Google Disavow tool.).

toxic score dei backlink nocivi

Un sito con un elevato punteggio di dannosità avrà un’alta densità di collegamento esterno e un’autorità di dominio bassa. Sono cioè i siti ai quali dovrete evitare di essere associati se desiderate mantenere un profilo link bilanciato.

Liberarsi dei collegamenti nocivi

Dopo aver salvato un elenco dei backlink nocivi o innaturali, potrete eliminarli dal vostro sistema utilizzando Google Disavow tool. Inviando un file di testo contenente un elenco di collegamenti errati (da SEMrush è esportabile), state effettivamente dicendo a Google di ignorare tali siti. In questo modo essi non potranno avere un impatto negativo sul vostro sito web e sul vostro posizionamento.

In alternativa, potreste richiedere la totale rimozione dei link e Google vi fornirà le informazioni di contatto dei webmaster se non ne siete già in possesso.

Iniziate la vostra nuova “cura” a base di link sani

Una volta che vi sarete liberati delle zavorre nocive per il vostro sito, potrete procedere nella costruzione di un solido profilo backlink. E’ questa la strada da percorrere per avere una SEO di successo.

Una capito dove e come ottenere backlink di qualità, potrete dedicare molto meno tempo al monitoraggio del profilo dei vostri link e incanalare i vostri sforzi verso la creazione di link sani ed ottimizzati, così da ottenere grandi risultati per la vostra attività.

Fatta eccezione per un link spam o casuale che potreste misteriosamente acquisire da una fonte sconosciuta (es. su contenuti duplicati o cancellati) sarete completamente responsabili dei link che creerete.

Se vi siete accorti che il profilo dei vostri backlink non è sano, vuol dire che è arrivato il momento di riformulare la vostra strategia di link building.

È importantissimo ricordare, qualsiasi azione deciderete di intraprendere, che la qualità ha maggior “valore” della quantità.

Leggi le storie di altri imprenditori che hanno ottenuto grandi risultati lavorando con noi.

logo ti portiamo clienti
save the children
logo ti portiamo clienti

Milano

via Monte Napoleone, 8 - 20121

Sembra sempre impossibile, fino a quando non è fatto.
Citazione di Nelson Mandela
Ti Portiamo Clienti S.r.l. a S.U. – P.IVA 1‍2121110964